I QUATTRO MOSCHETTIERI AFFILANO LA LAMA SUL SOCIALE
Otto domande, quattro candidati, un dibattito pubblico. A
Nembro va in scena una campagna elettorale tesissima e domenica mattina 15
aprile i quattro moschettieri si sono scontrati senza esclusione di colpi al
Mupic in un confronto fra i candidati organizzato da Delesconembro, l’associazione
dei commercianti nembrese. Una domenica mattina che si è subito scaldata già
prima di iniziare. La lista di centro-destra “Il Ponte” della candidata Sindaco
Tiziana Bergamelli si è lamentata per bocca del suo portavoce Francesco Testa
di alcune scorrettezze fatte da Paese Vivo, la maggioranza uscente del
candidato Claudio Cancelli. Testa: “Nella frazione di Lonno ci hanno rubato il
posto che avevamo prenotato per il nostro gazebo. Si sono piazzati loro e
nessuno ci ha dato spiegazioni”. Le liste si punzecchiano, non è la prima volta
e non sarà l’ultima. “L’altra sera quelli di Paese Vivo ci hanno strappato i
manifesti elettorali che avevamo affisso legittimamente fuori da un locale
pubblico – spiega Testa – era un incontro della nostra lista con i giovani
nembresi. Stanno andando tutti sopra le righe, io addirittura ho trovato la
macchina rigata”.
Sarà un caso ma appena mi siedo per assistere al dibattito
di domenica mattina si fa sotto Natale Bonomi segretario politico della Lega
Nord di Nembro e candidato nella lista di Luca Morotti: “Guarda questa foto, si
vedono tutti i gazebi delle liste, Paese Vivo ha il doppio dello spazio
rispetto agli altri. Due gazebi insieme e questa cosa non è una cosa giusta,
fanno quello che vogliono…”.
Sorvoliamo questo vento di polemiche e passiamo al dibattito
vero e proprio. Lo scontro è stato serrato e senza fronzoli. Otto domande a
testa con il Presidente dei commercianti Giancarlo Carrara a fare da moderatore. Tre minuti per rispondere.
Valeria Giudici della lista
Progetto per Nembro in grande spolvero, Morotti della Lega una lama, dritto al
punto, Bergamelli de “Il Ponte” colpisce con la sua calma saggia e Cancelli di
Paese Vivo a tratti imbrigliato da tecnicismi, un po’ teso ma dimostra di avere
un sguardo alto sui problemi. Tempo di crisi economica e l’opera pubblica
sparata per racimolare consenso non ha più appeal, difatti i candidati virano
pesantemente sul sociale. Promettono sostegno alle fasce disagiate in un coro
unanime. Quasi stessa musica per gli altri argomenti trattati, con un unico
distinguo. Morotti esce dal coro quando si parla dell’unione sovracomunale,
tutti a dire “sì, è importante ci
restiamo perché si abbattono i costi e si migliora il servizio” mentre
il leghista lancia l’autonomia: “Faremo
uscire il servizio di vigilanza, dobbiamo avere noi sotto controllo il nostro
territorio. Valuteremo con gli altri comuni lo sgravio della penale di 60.000
euro. Solo così abbatteremo i costi e manterremo sicura la nostra cittadina”.
Altra problematica affrontata e sentita riguarda le aree industriali dismesse e
qui Bergamelli de “Il Ponte” dà il meglio: “Nell’ex area Crespi faremo il nuovo polo scolastico trasferendo
l’istituto da Viana. Ma non solo renderemo l’area godibile alla cittadinanza
con strutture ludiche facendo dei ragazzi e dei giovani un vero e proprio
indotto per i commercianti”. Quello delle aree industriali dismesse è un
argomento forte che potrebbe far spostare l’elettorato, i candidati lo sanno e
danno il meglio. Giudici “Valido quello fatto fino ad ora, valuteremo la
situazione con una riqualificazione generale delle aree”. Morotti: “Nessuna
modifica alla loro destinazione manterremo e svilupperemo aree artigianali”.
Per ultimo Cancelli, che per chi sa un po’ di storia amministrativa recente è
drastico: “Manterremo la destinazione artigianale e industriale di quelle aree
rifiutando le sirene milionarie dei centri commerciali."
1 commento:
Che tristezza certi commenti su Paese Vivo!! Si Stanno arrampicando sui vetri...cercare la verità non sembra essere il punto forte degli avversari...
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